Friday, 4 May 2012
Fernando Iannetti, Derive del desiderio e metamorfosi del soggetto. Per una nuova critica del politico, a cura di Giovanni Sgro’
Fernando Iannetti, Derive del desiderio e metamorfosi del soggetto. Per una nuova critica del politico,
a cura di Giovanni Sgro’. Napoli, Edizioni Cronopio, 2012, 207 pp., 18,00 Euro (ISBN 978-88-89446-76-8).
Indice
Prefazione del curatore: L’angoscia e le metamorfosi del soggetto nella crisi del moderno. Per un’etica del desiderio 7
Nota bio-bibliografica 19
Nota ai testi 23
Ringraziamenti 25
DERIVE DEL DESIDERIO E METAMORFOSI DEL SOGGETTO
PER UNA NUOVA CRITICA DEL POLITICO
Nevermore 31
I. A partire da Kant, con Rousseau. L’infelicità dell’individuo e la costituzione del politico 33
II. Immagini di niente e critica del politico 85
Tre versi scordàti 129
III. Le miserie dell’astrazione. Crisi del moderno e critica del Politico 131
IV. Derive del desiderio. L’incanto dei narcisi contemporanei nella società senza padre 169
Nota biografica
Fernando Iannetti (Fondi, 1940 – Caserta, 2003) è stato professore di Storia della filosofia presso il Dipartimento di Sociologia e Scienza della Politica dell’Università di Salerno, analista didatta della SEPE (Società europea di psicoanalisi esistenziale), membro di Europe CINEL (Centre d’initiative
pour de nouveaux espaces de liberté) e direttore del Centro studi di psicologia e scienze umane “Maldoror”, dedicato alla formazione di insegnanti, psicologi e sociologi, con particolare attenzione ai problemi dell’adolescenza e dell’identità giovanile.
Iannetti ha studiato con Aldo Masullo la fenomenologia husserliana, l’ontologia fondamentale di Heidegger e l’esistenzialismo (Kierkegaard, Sartre, Merleau-Ponty, Jaspers); ha studiato e lavorato con Galvano Della Volpe e con Lucio Colletti, di cui è stato assistente dal 1972 al 1976, sui
temi della dialettica e del marxismo critico, nonché nel 1971/1972 con Claudio Napoleoni per una ricerca sul sottosviluppo meridionale. Tra il 1982 e il 1986 ha vissuto nelle carceri speciali del nostro paese, prima come prigioniero politico, poi, una volta assolto, studiando e lavorando come operatore volontario con i detenuti politici e comuni, con giovani tossicodipendenti ed ex militanti della lotta armata. Come psicoanalista si è formato a Parigi con Jacques Lacan – soprattutto sui temi del linguaggio dell’inconscio, della subversion du sujet, del narcisismo e della manque d’être – e con Gilles Deleuze e Felix Guattari, partecipando dal 1984 al 1990 ad un seminario pluridisciplinare insieme ad altri studiosi (psicoanalisti, filosofi e sociologi) su «Le forme del desiderio,
l’inconscio e gli spazi delle pratiche di liberazione», e collaborando alla redazione della rivista «Chimère», che è stata pubblicata dal 1984 al 1989. Sempre a Parigi ha collaborato dal 1983 al 1991 con Henri Lefèbvre, con il quale ha organizzato e coordinato il Groupe de Navarrenx, un
gruppo di ricerca e di lavoro critico trans-disciplinare.
I saggi di Iannetti compresi nella presente raccolta sono as-saggi della sua in-finita ricerca filosofica, che si intreccia con quella psicoanalitica e sociologica, sul tema delle metamorfosi del soggetto e della critica del politico nell’orizzonte della crisi della ragione moderna. Il suo discorso
prende le mosse dalla tesi della centralità dell’angoscia nella costituzione del soggetto e nella costituzione (e critica) del politico, ovvero dalla tesi dell’esistenza di una connessione essenziale tra la “costitutiva” infelicità degli uomini nel mondo moderno e la correlata costituzione della ragione
del dominio e della politica. L’oggetto specifico della ricerca di Iannetti è costituito dunque non
solo dalla determinazione categoriale delle strutture dell’angoscia e del politico, ma anche dalla ricostruzione delle profonde trasformazioni della ragione e del politico nel tempo della loro crisi fondamentale, ovvero nella crisi dei loro fondamenti.
Fernando Iannetti (Fondi, 1940 – Caserta, 2003) è stato professore di Storia della filosofia presso il Dipartimento di Sociologia e Scienza della Politica dell’Università di Salerno, analista didatta della SEPE (Società europea di psicoanalisi esistenziale), membro di Europe CINEL (Centre d’initiative pour de nouveaux espaces de liberté) e direttore del Centro studi di psicologia e scienze umane “Maldoror”, dedicato alla formazione di insegnanti, psicologi e sociologi, con particolare attenzione ai problemi dell’adolescenza e dell’identità giovanile. È autore, tra l’altro, delle monografie: Attraverso Marx. Filosofia, sociologia e critica del soggetto, Salerno, 1991 (nuova edizione: Caserta, Edizioni Maldoror, 1996); Idea della ragione e metamorfosi del soggetto. Fenomenologia della società e dell’educazione. Saggio su G.M. Bertin, Caserta, Edizioni Maldoror, 1996.
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