Friday 4 May 2012

Presentazione del libro: Fernando Iannetti, Derive del desiderio e metamorfosi del soggetto. Per una nuova critica del politico

Presentazione del libro:


Fernando Iannetti, Derive del desiderio e metamorfosi del soggetto. Per una nuova critica del politico, a cura di Giovanni Sgro', Napoli, Edizioni Cronopio, 2012.

La presentazione si terrà sabato 12 maggio alle ore 11:00 presso il Centro di documentazione per le politiche del lavoro (Ex Convento San Lorenzo, Via De Renzi, Salerno).


Intervengono

Dott. Ermanno Guerra (Assessore alla Cultura del Comune di Salerno)

Prof. Gianfranco Borrelli (Università degli Studi di Napoli "Federico II")

Dott. Giovanni Sgro'

Dott. Dario Stefano Dell'Aquila

Prof. Vittorio Dini (Università degli Studi di Salerno)

Prof. Franco Ventriglia (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare - Napoli)

Dott. Virginio Massimo

Fernando Iannetti, Derive del desiderio e metamorfosi del soggetto. Per una nuova critica del politico, a cura di Giovanni Sgro’


Fernando Iannetti, Derive del desiderio e metamorfosi del soggetto. Per una nuova critica del politico,
a cura di Giovanni Sgro’. Napoli, Edizioni Cronopio, 2012, 207 pp., 18,00 Euro (ISBN 978-88-89446-76-8).

Indice

Prefazione del curatore: L’angoscia e le metamorfosi del soggetto nella crisi del moderno. Per un’etica del desiderio 7
Nota bio-bibliografica 19
Nota ai testi 23
Ringraziamenti 25
DERIVE DEL DESIDERIO E METAMORFOSI DEL SOGGETTO
PER UNA NUOVA CRITICA DEL POLITICO
Nevermore 31
I. A partire da Kant, con Rousseau. L’infelicità dell’individuo e la costituzione del politico 33
II. Immagini di niente e critica del politico 85
Tre versi scordàti 129
III. Le miserie dell’astrazione. Crisi del moderno e critica del Politico 131
IV. Derive del desiderio. L’incanto dei narcisi contemporanei nella società senza padre 169
Nota biografica

Fernando Iannetti (Fondi, 1940 – Caserta, 2003) è stato professore di Storia della filosofia presso il Dipartimento di Sociologia e Scienza della Politica dell’Università di Salerno, analista didatta della SEPE (Società europea di psicoanalisi esistenziale), membro di  Europe CINEL  (Centre d’initiative
pour de nouveaux espaces de liberté) e direttore del  Centro studi di psicologia e scienze umane “Maldoror”, dedicato alla  formazione di insegnanti, psicologi e sociologi, con particolare  attenzione ai problemi dell’adolescenza e dell’identità giovanile.
 Iannetti ha studiato con Aldo Masullo la fenomenologia husserliana, l’ontologia fondamentale di Heidegger  e l’esistenzialismo (Kierkegaard, Sartre, Merleau-Ponty, Jaspers); ha studiato e lavorato con Galvano Della Volpe e con Lucio Colletti, di cui è stato assistente dal 1972 al 1976, sui
temi della dialettica e del marxismo critico, nonché nel 1971/1972 con Claudio Napoleoni per una ricerca sul sottosviluppo meridionale.  Tra il 1982 e il 1986 ha vissuto nelle carceri speciali del nostro paese, prima come prigioniero politico, poi, una volta assolto, studiando e lavorando come operatore volontario con i detenuti politici e comuni, con giovani tossicodipendenti ed ex militanti della lotta armata.  Come psicoanalista si è formato a Parigi con Jacques Lacan – soprattutto sui temi del linguaggio dell’inconscio, della  subversion du sujet, del narcisismo e della manque d’être – e con Gilles Deleuze e Felix Guattari, partecipando dal 1984 al 1990 ad un seminario pluridisciplinare insieme ad altri studiosi (psicoanalisti, filosofi e sociologi) su «Le forme del desiderio,
l’inconscio e gli spazi delle pratiche di liberazione», e collaborando alla redazione della rivista «Chimère», che è stata pubblicata dal 1984 al 1989.  Sempre a Parigi ha collaborato  dal 1983 al 1991 con Henri Lefèbvre, con il quale ha organizzato e coordinato il  Groupe de Navarrenx, un
gruppo di ricerca e di lavoro critico trans-disciplinare.  
I saggi di Iannetti compresi nella presente raccolta sono as-saggi della sua in-finita ricerca filosofica, che si intreccia con quella psicoanalitica e sociologica, sul tema delle  metamorfosi del soggetto e della  critica del politico nell’orizzonte della crisi della ragione moderna. Il suo discorso
prende le mosse dalla tesi della centralità dell’angoscia nella costituzione del soggetto e nella costituzione (e critica) del politico, ovvero dalla tesi dell’esistenza di una connessione essenziale tra la “costitutiva” infelicità degli uomini nel mondo moderno e la correlata costituzione della ragione
del dominio e della politica.  L’oggetto specifico della ricerca  di Iannetti è costituito dunque non
solo dalla determinazione categoriale delle strutture dell’angoscia e del politico, ma anche dalla ricostruzione delle profonde  trasformazioni della ragione e del politico nel tempo della loro crisi fondamentale, ovvero nella crisi dei loro fondamenti.

Fernando Iannetti (Fondi,  1940 – Caserta, 2003)  è stato professore di Storia della filosofia presso il Dipartimento di Sociologia e Scienza della Politica dell’Università di Salerno, analista didatta della SEPE (Società europea di psicoanalisi esistenziale), membro di Europe CINEL (Centre d’initiative pour de nouveaux espaces de liberté) e direttore del Centro studi di psicologia e scienze umane “Maldoror”, dedicato alla formazione di insegnanti, psicologi e sociologi, con particolare attenzione ai problemi dell’adolescenza e dell’identità giovanile. È autore, tra l’altro, delle monografie:  Attraverso Marx. Filosofia, sociologia e critica del soggetto,  Salerno, 1991 (nuova edizione: Caserta, Edizioni Maldoror, 1996); Idea della ragione e metamorfosi del soggetto. Fenomenologia della società e dell’educazione. Saggio su G.M. Bertin, Caserta, Edizioni Maldoror, 1996.

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