Stefano G. Azzarà
UN NIETZSCHE ITALIANO
Gianni Vattimo e le avventure dell'oltreuomo rivoluzionario
Con un'intervista a Vattimo su Nietzsche, la rivoluzione, il riflusso
Manifestolibri, Roma 2011
ISBN 978-88-7285-691-8
euro 30,00
Se il primo incontro di Gianni Vattimo con Nietzsche intendeva soprattutto denazificare il filosofo tedesco e recuperarlo in chiave esistenzialistica, ben più originale è la lettura degli anni Settanta, quando il padre dello Zarathustra assume le vesti tutte politiche di un autore libertario e "rivoluzionario", diventando punto di riferimento per la sinistra.
Il volume ripercorre criticamente la storia dell’«oltreuomo» dionisiaco, mettendola in relazione con l’uso pubblico che di Nietzsche è stato fatto nel periodo della contestazione sessantottina, dell’Autonomia e infine del terrorismo e del riflusso. Emerge in controluce la storia di una parte dell’intellighenzia critica italiana, alla ricerca di una via d’uscita "individualistica" dalla dialettica e dalla crisi del marxismo anche attraverso autori che, pur collocati a destra, mettevano in evidenza i limiti della società borghese e del pensiero universalistico. Con il rischio, però, di favorire quella mentalità neoliberale che costituisce oggi il più pericoloso avversario per la democrazia moderna.
UN NIETZSCHE ITALIANO
Gianni Vattimo e le avventure dell'oltreuomo rivoluzionario
Con un'intervista a Vattimo su Nietzsche, la rivoluzione, il riflusso
Manifestolibri, Roma 2011
ISBN 978-88-7285-691-8
euro 30,00
Se il primo incontro di Gianni Vattimo con Nietzsche intendeva soprattutto denazificare il filosofo tedesco e recuperarlo in chiave esistenzialistica, ben più originale è la lettura degli anni Settanta, quando il padre dello Zarathustra assume le vesti tutte politiche di un autore libertario e "rivoluzionario", diventando punto di riferimento per la sinistra.
Il volume ripercorre criticamente la storia dell’«oltreuomo» dionisiaco, mettendola in relazione con l’uso pubblico che di Nietzsche è stato fatto nel periodo della contestazione sessantottina, dell’Autonomia e infine del terrorismo e del riflusso. Emerge in controluce la storia di una parte dell’intellighenzia critica italiana, alla ricerca di una via d’uscita "individualistica" dalla dialettica e dalla crisi del marxismo anche attraverso autori che, pur collocati a destra, mettevano in evidenza i limiti della società borghese e del pensiero universalistico. Con il rischio, però, di favorire quella mentalità neoliberale che costituisce oggi il più pericoloso avversario per la democrazia moderna.
NOTIZIE BIOGRAFICHE
Stefano G. Azzarà (Messina, 1970) è ricercatore confermato di Storia della filosofia presso il Dipartimento di Scienze dell'Uomo dell'Università di Urbino e segretario della presidenza della "Internationale Gesellschaft Hegel-Marx für dialektisches Denken".
Il suo lavoro si concentra sul confronto tra le grandi tradizioni filosofico-politiche dell'età contemporanea: conservatorismo, liberalismo, materialismo storico. Oltre ad aver pubblicato numerosi saggi e articoli, ha scrittoGlobalizzazione e imperialismo(Napoli, 1999), Pensare la Rivoluzione conservatrice. Critica della democrazia e «grande politica» nella Repubblica di Weimar (Napoli, seconda ed. 2004), Politica, Progetto, Piano. Livio Sichirollo e Giancarlo De Carlo a Urbino (Ancona, 2009),L'imperialismo dei diritti universali: Arthur Moeller van den Bruck, la Rivoluzione conservatrice e il destino dell'Europa (Napoli 2011). Ha inoltre curato l'edizione italiana del libro di Jan Rehmann I nietzscheani di sinistra. Deleuze, Foucault e il postmodernismo (Roma, 2009) e il dossier Nietzsche, il nietzscheanesimo e il postmodernismo, numero monografico di "Marxismo Oggi", 2/2008.
Altre notizie sul suo blogwww.materialismostorico.it
Il suo lavoro si concentra sul confronto tra le grandi tradizioni filosofico-politiche dell'età contemporanea: conservatorismo, liberalismo, materialismo storico. Oltre ad aver pubblicato numerosi saggi e articoli, ha scrittoGlobalizzazione e imperialismo(Napoli, 1999), Pensare la Rivoluzione conservatrice. Critica della democrazia e «grande politica» nella Repubblica di Weimar (Napoli, seconda ed. 2004), Politica, Progetto, Piano. Livio Sichirollo e Giancarlo De Carlo a Urbino (Ancona, 2009),L'imperialismo dei diritti universali: Arthur Moeller van den Bruck, la Rivoluzione conservatrice e il destino dell'Europa (Napoli 2011). Ha inoltre curato l'edizione italiana del libro di Jan Rehmann I nietzscheani di sinistra. Deleuze, Foucault e il postmodernismo (Roma, 2009) e il dossier Nietzsche, il nietzscheanesimo e il postmodernismo, numero monografico di "Marxismo Oggi", 2/2008.
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