Se Marx vivesse
di Michela Daghini
LASER
Martedì 1. maggio 2018 alle 09:00
Replica alle 22:35
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Non si contano le iniziative, le pubblicazioni e le occasioni per celebrare il bicentenario della nascita di Karl Marx - nato il 5 maggio 1818 - compreso “Il giovane Karl Marx” (Le jeune Karl Marx) il recente film diretto da Raoul Peck.
Ma qual è l’attualità del suo pensiero, la sua importanza oggi, tra globalizzazione, automazione e questione del lavoro?
E qual è il segreto del capitale? Come riesce ogni volta a trasformarsi sopravvivendo alle crisi che il capitalismo stesso provoca?
Nel nostro contemporaneo globalizzato che affossa le classi subalterne viene da chiedersi se le categorie marxiane siano ancora adatte a descrivere i bisogni che hanno comunque risvegliato una speranza di liberazione nella Storia contemporanea.
A cinquant’anni dal '68, Romano Màdera – filosofo e psicoanalista che fu una delle anime della sinistra extraparlamentare – riprende e aggiorna le considerazioni formulate in uno dei suoi più noti scritti post-sessantottini, Identità e feticismo, 1977, per osservare a distanza cosa è rimasto di quella visione. Ne parliamo con l’autore.
Ma che speranze ci offre il pensiero di Marx? E quali novità emergono dalle analisi filologiche degli ultimi anni? C’è chi sostiene che la sua teoria sia una delle poche che consenta di spiegare in modo sensato la “mondializzazione”. Di questi aspetti parliamo con Roberto Fineschi, che ha studiato il pensiero del teorico tedesco soprattutto alla luce della nuova edizione storico-critica delle opere complete di Marx ed Engels. Il suo sguardo è particolarmente attento al nesso tra filologia e filosofia e al nuovo oggetto di ricerca che emerge anche dalla pubblicazione di una parte fondamentale del lascito fino a poco tempo fa inaccessibile. Tra i suoi libri, "Un nuovo Marx”, per Carocci, uno dei primi studi italiani che alla luce degli inediti si cimenta con la ricostruzione del pensiero dell'autore del Capitale.
Romano Màdera è professore ordinario di Filosofia Morale e di Pratiche Filosofiche presso l'Università degli Studi di Milano Bicocca, e fondatore di Philo, la Scuola Superiore di Pratiche Filosofiche a Milano. Ha chiamato la sua proposta nel campo della ricerca e della cura del senso “analisi biografica a orientamento filosofico” formando la società degli analisti filosofi (SABOF).
Roberto Fineschi è un fine studioso di Marx, ha studiato a Siena, Palermo e Berlino pubblicando saggi in inglese, francese, tedesco, italiano e giapponese, ed è autore di vari libri fra cui “Karl Marx”. Rivisitazioni e prospettive, per Mimesis. È membro dell’International Symposium on Marxian Theory e del comitato scientifico dell’edizione italiana delle Opere di Marx ed Engels.
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