Introduzione
1. I testi apparsi con il titolo Quaderni filosofici non sono una “opera” di Lenin concepita a tavolino, si tratta bensì di una raccolta di annotazioni di lettura e di estratti da opere filosofiche di vari autori non per la pubblicazione ma a fini di studio; essi furono compilati in periodi diversi della sua vita e riuniti editorialmente dopo la sua morte sotto questo titolo. L’arco di tempo coperto va dalle prime note sulla Sacra famiglia di Marx ed Engels del 1895 fino alle annotazioni su uno scritto di Plenge del 1916. La parte più ampia, l’unica che Lenin stesso abbia effettivamente intitolato Quaderni filosofici, risale agli anni 1914-15, periodo in cui, a Berna, egli lesse ed annotò importanti opere riempiendo ben otto quaderni ordinatamente numerati e titolati. Di particolare rilievo è la lettura, celebre, della Scienza della logica di Hegel che da sola occupa tre degli otto quaderni.
In italiano sono apparse due edizioni intitolate Quaderni filosofici: la prima, a cura di Lucio Colletti, per Feltrinelli nel 1958; essa è basata sull’edizione russa del 1947. La seconda, a cura di Ignazio Ambrogio, è apparsa per Editori Riuniti/Progress in tre diverse pubblicazioni: come vol. 38 delle Opere (1969), come seconda parte del III volume delle Opere scelte in sei volumi (1973) e, infine, come volume a sé (1976). È basata sull’ultima edizione russa che aggiunge importanti testi rispetto a quella del 1947 ed è quindi più completa rispetto a quella di Colletti; per questa ragione si è deciso di utilizzarla per una ristampa anastatica. Se l’edizione di Ambrogio è da preferire, sono tuttavia necessarie delle precisazioni. Per quanto il curatore nell’avvertenza e nelle note dia tutte le necessarie informazioni relative a date di redazione e testi di riferimento, la struttura può forse causare, nella mani di un lettore poco avvertito, dei fraintendimenti per tre ragioni. La prima è che sotto il titolo generale Quaderni filosofici sono raccolti scritti diversi solo una parte dei quali è stata effettivamente così intitolata fa Lenin. Sarebbe forse stato meglio usare un titolo generale diverso per la raccolta e quello in questione solo per la rispettiva parte. Va detto che è questo un difetto di quasi tutte le edizioni in commercio, non solo in Italia. La seconda è che l’ordine di presentazione non è sempre cronologico e questo non è immediatamente visibile nel testo, ma ricostruibile solo attraverso le note; un lettore non troppo avvertito potrebbe fraintendere e credere che successione fattuale nel testo e ordine di stesura coincidano. La terza è che non è immediatamente visibile la discontinuità fra testo e testo; si potrebbe pensare che si tratti di un corpus unico. Essendo questa una ristampa anastatica e non potendo pertanto intervenire direttamente, reputo utile fornire uno schematico elenco cronologico.
1895, Berlino. Riassunto della "Sacra Famiglia" di Marx e di Engels. 23 pagine di un quaderno a sé. Probabilmente agosto 1895 (comunque tra maggio e settembre di quell'anno, durante il suo primo soggiorno fuori della Russia).
1903, Ginevra. Annotazioni bibliografiche su Ueberweg e Paulsen. Si trovano in un quaderno di appunti su libri di carattere economico.
1904 (non prima del 15 novembre). Recensione di Ernst Teichmann ai libri di Ernst Haeckel. Foglietto a sé.
1908 (tra febbraio e ottobre). Estratti da Josef Dietzgen, Scritti filosofici minori.
1908 (non prima di maggio). Estratti da G.V Plekhanov, Questioni fondamentali del marxismo.
1908 (non prima). Estratti da Vladimir Sciuliatikov, La giustificazione del capitalismo nella filosofia Europea occidentale.
1909 (prima metà), Parigi. Schede relative ai libri di scienze naturali e Filosofia della biblioteca della Sorbona scritte a matita su due fogli a sé.
1909 (non anteriori). Estratti da Abel Rey, La filosofia moderna.
1909 (non anteriori). Riassunto delle Lezioni sull’essenza della religione di Feuerbach. Singoli fogli, poi riuniti in forma di quaderno.
1909 (non anteriori). Estratti da Abraham Deborin, Il materialismo dialettico.
1909-1911 (non prima, non dopo). Estratti da Plechanov, N.G. Cernysevskij.
1909-1911. Estratti da Steklov, N.G. Cernysevskij.
1913 (non prima). annotazioni bibliografiche. Quaderno intitolato Statistica agricola austriaca e altro.
1914/5, Berna. Quaderni filosofici. Il titolo in corsivo dopo il numero è di Lenin. . Probabile ordine cronologico.
Hegel. Logica I. Estratti dalla Scienza della logica; contiene sino all'estratto di pagina 215 del IV volume dei Werke hegeliani, 1834.
Lenin cita tutte le opere di Hegel dall’edizione tedesca dei Werke in 18 volumi, Berlino, 1832-1845 (più un volume supplementare pubblicato nel 1887).
Hegel. Logica II. Fino all'estratto di pagina 282 del V volume dei Werke, 1834.
Hegel. Logica III. Estratti sino alla fine del V volume dei Werke, e dell'Enciclopedia, nonché annotazioni relative al Traité de Chimie di J. Perrin.
Gli estratti e le note sulla Scienza della logica sono stati compilati tra settembre 1914 ed il 17 dicembre dello stesso anno (data scritta dallo stesso Lenin sul testo) ed hanno una numerazione progressiva sempre di Lenin (pp. 1-115).
Feuerbach. Riassunto del Leibniz di Feuerbach. Compilato probabilmente nel periodo settembre-novembre 1914.
(varia+) Hegel. Contiene le note su Genoff, Volkmann, Verworn, e l'inizio del riassunto delle Lezioni sulla storia della filosofia di Hegel.
Hegel. Fine del riassunto delle Lezioni sulla storia della filosofia.
Gli estratti e le note sulle Lezioni sulla storia della filosofia di Hegel sono stati compilati all'inizio del 1915. Lenin utilizza i volumi XIII-XV dell’edizione dei Werke sopra menzionata, Berlino, 1833-1836.
Hegel. Estratti dalle Lezioni sulla filosofia della storia di Hegel. Prima metà del 1915.
Filosofia. Note su Dannemann, Darmstadt, Napoleone, riassunto della Logique de Hegel di Noël, frammento intitolato Piano della dialettica (logica) di Hegel, note su Haas e Lipps, riassunto dell’Eraclito di Lassalle, frammento A proposito della dialettica, riassunto della Metafisica di Aristotele. Concluso maggio 1915.
1916 (non oltre giugno). Annotazioni su Plenge; si trovano nei Quaderni sull’imperialismo (quaderno “β”). .
Possibile, se non addirittura probabile, l’esistenza di altri materiali a noi non pervenuti. Solo a titolo di esempio, dei molti titoli inclusi nella ricca bibliografia in calce alla voce Karl Marx scritta da Lenin nello stesso periodo per il Dizionario Enciclopedico Granat non si hanno appunti, ma, almeno per alcuni dei testi indicati, è dichiarato dallo stesso Lenin uno studio approfondito.
In termini generali, nella lettura del testo bisogna tenere presenti dei caveat. Il primo e più importante è che non si tratta di testi scritti per la pubblicazione, quindi non sono stati autorizzati dall’autore. Il secondo è che il testo presenta più livelli. In genere è diviso in due colonne; da una parte si hanno gli “estratti”, ovvero la trascrizione sul quaderno di parti del testo che Lenin stava leggendo; dall’altra i suoi interventi che si distinguono in tre differenti modalità: 1) sottolineature ed enfatizzazioni, 2) commenti a lato che sembrano in genere sintetizzare il contenuto o il significato del passo in questione nei termini dell’opera stessa, 3) commenti più articolati, in genere racchiusi dentro a un riquadro, che rappresentano - sempre in linea generale - una più autonoma riflessione questa volta di Lenin. La distinzione è naturalmente indicativa ed in certi casi la differenza tra il livello 2 ed il livello 3 è oggetto di interpretazione.
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