Dalla totalità ai soldati (per mezzo dei soldi). Ma ci sarà solidarietà?
Lo strano titolo è per parlare brevemente delle mirabolanti scoperte che si fanno stando a casa lavorando a scartamento ridotto.
Tutte le parole di sopra, strano ma vero, sono tenute insieme dalla stessa etimologia.
I soldati sono notoriamente tali perché pagati con il soldus, assoldati; il soldus è il loro stipendio. Il soldus è la moneta latina d'oro introdotta da Costantino come sol(i)dus. Era una monta "solida", nel senso che non veniva alterata attraverso riduzioni del materiale prezioso che rappresentava, ma soprattutto nel senso etimologico della parola latina, vale a dire rappresentava l'intero che veniva poi frazionato in sottomonete (solidus nummus, per completezza). Reminescenza di questo significato è rimasto nell'espressione giuridica "essere responsabile in solido", vale dire per l'intero ammontare indicato.
Solidale viene da questo accezione: essere obbligati con altri per l'intero. Quest'idea un po' burocratica di obbligo si è poi addolcita con un poco di umanità.
Ma solidus da dove deriva? In base alla stessa trasformazione che da gravis ci dà gravidus, solidus viene da sollus, voce aggettivale arcaica latina di probabile origine osca che significa... totale, intero.
Dalla totalità ai soldi, dunque, il passo non è breve, ma cammina cammina... il denaro come totalità... archetipi marxiani?