Ecco il consueto "ricapitolone" di fine anno ad uso degli interessati e di chi in questi giorni proprio non trovi di meglio da fare. Anno meno prolifico di altri, ma un qualche spazio per amenità varie è saltato fuori.
L’anno è iniziato con l’uscita della traduzione in castigliano del mio Un nuovo Marx:
1) Fineschi R (2023). Un nuevo Marx. BARCELLONA:El Viejo Topo, ISBN: 9788419200334
Sempre con respito internazionale, segnalo un articolo in inglese apparso su “Crisis and critique” in cui espongo le mie idee sul concetto di classe, forme e figure, ecc.
2) Fineschi R (2023). Marx's Class Theory 2.0. CRISIS AND CRITIQUE, vol. 10, p. 88-102, ISSN: 2311-5475
Infine, negli atti appena usciti, il mio intervento tenuto al convegno catanese per il bicentenario engelsiano:
3) Fineschi R (2023). Engels editore del Capitale. In: (a cura di): Borghese G., Sgro' G., Tinè S., Engels duecento anni dopo (1820-2020). NAPOLI:La Città del Sole, ISBN: 9788882925413
In seconda battuta, non per importanza ma per il tagio più pubblicistico, tre interventi su “La città futura” con riflessioni di vario tipo. Il primo sul cataclisma turistico e la camerierizzazione dell’italico popolo a uso di ricchi stranieri:
4) Camerieri a casa nostra! Ovvero: dell’italico destino
Il secondo sul rapporto tra mondi pre-moderni “digeriti” dentro la modernità capitalistica a partire da alcune riflessioni “amiatine”:
5) Sentieri amiatini. Classi subalterne e modernità
Infine, in occasione del centenario della nascita, un inizio di riflessione su Calvino e il suo marxismo, passato sotto traccia in molte interpretazioni, ma decisivo per comprenderne la prima fase della sua produzione e gli ulteriori sviluppi:
6) Calvino è stato marxista. In memoriam
E con questo è tutto. A tutte/i auguri di buone feste.
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