Sunday, 15 June 2025

Referendum

Referendum

Con ben poca sorpresa, il quorum non è stato raggiunto. Che un mondo del lavoro superprecarizzato non voti contro la precarizzazione parrebbe difficile da immaginare. Invece non c'è da sorprendersi.
Di primo acchito, due gli elementi da prendere in considerazione:
1) una gran parte dell'elettorato è ormai politicamente analfabeta, non ha più idea delle cose per cui vota. Non nel senso che non conosce il merito del quesito, ma nel senso che non ha capacità di comprensione delle scelte politiche (chi ha a che fare con le nuove generazioni sa che, pur con lodevoli eccezioni, le cose in questo senso non andranno a migliorare);
2) questo analfabetismo di base era sicuramente minore prima, ma certo non assente; era mediato dalle organizzazioni di massa che, al di là del conoscimento individuale, davano un orientamento in cui l'elettorato progressista si riconosceva. Le leggi per la cui abrogazione si è votato *sono state fatte per lo più dal PD* con un sostanziale silenzio/assenso del sindacato promotore dei referendum.
Dunque, tenendo conto di chi non sa/capisce, di chi è mosso da sentimenti di protesta contro queste organizzazioni per il loro "tradimento", di chi è rimasto disorientato dal loro comportamento (si noti bene che diversi esponenti del PD hanno confermato di essere contrari all'abrogazione), di chi ormai pensa che sia inutile perché "tanto non cambia niente", il risultato non è poi così sorprendente e, ahimè, da molti a malincuore già previsto.
Si potrebbe quasi sospettare che si tratti di manovre interne volte a indebolire ulteriormente quel poco di sinistra che resta in questi schieramenti.
È l'esito di un lungo processo iniziato con le privatizzazione dei primi anni '90 di cui il PDS --> PD --> D ecc. è stato promotore e protagonista.
È l'onda lunga del governismo del PCI, della crisi e della fine dell'URSS, dello smarrimento pratico e ideologico di fronte alle sfide del capitalismo crepuscolare.
Lo si definisca come si preferisce, questo processo si declina bene con i programmi di neo-servitù che i nostri governanti ci stanno apparecchiando o, meglio, che stanno mettendo in esecuzione su mandato dei loro padroni.
Parecchi dei cacicchi che ora si beano perché hanno garantita una parte delle stecca, non vorrei però avessero più in là a dolersene.

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